Mazzini e la letteratura europea
- Ort: Innsbruck
- Beginn: 15.02.13
- Ende: 16.02.13
- Disziplinen: Literaturwissenschaft, Medien-/Kulturwissenschaft
- Sprachen: Französisch, Italienisch
Italien-Zentrum
Frankreich-Schwerpunkt
Institut für Romanistik
Leopold-Franzens Universität Innsbruck
Dekanatsitzungs-Rokokosaal
Theologische Fakultät
Karl-Rahner-Platz 1, 1. Stock
Innsbruck
Kontaktpersonen:
Alexandra Vranceanu (alexandra.vranceanu@g.unibuc.ro)
Angelo Pagliardini (angelo.pagliardini@uibk.ac.at)
15-16 Febbraio 2013
Gli scrittori che hanno inventato la letteratura europea, da un'idea di G. Mazzini: rifondare la letteratura nazionale per un pubblico europeo
Volendo riformare e riformulare la letteratura italiana, Mazzini chiede agli scrittori italiani di scrivere per un pubblico non nazionale, bensì europeo. L'importanza di Mazzini come teorico della letteratura europea e soprattutto l'attualità del suo messaggio devono ancora essere adeguatamente dibattute, ma ancor più resta da discutere sul rapporto fra Mazzini e altri teorici che hanno sostenuto idee simili. Questa giornata di studio propone un incontro sulle figure di scrittori che hanno pensato la letteratura europea allorché essa era ancora utopistica, come osserva d'altronde lo stesso Mazzini nel 1829. Si propone una discussione sulle figure, note e meno note, di scrittori e critici che hanno voluto forgiare il concetto di letteratura europea.
A tal fine, senza assolutamente limitare la discussione alla letteratura italiana e a Mazzini, vorremmo anche vedere se le idee degli intellettuali che hanno pensato la letteratura europea sono ancora valide nel dibattito odierno. Non si tratta qui di commentare i testi canonici della letteratura europea, né di mettere a fuoco i grandi autori che, come Dante o Balzac, hanno oltrepassato le frontiere delle proprie culture e lingue nazionali e ottenuto un successo europeo. Cercheremo piuttosto di presentare discorsi di scrittori che, pur comprendendo il carattere utopistico della letteratura europea, hanno mostrato la loro preoccupazione di trovare una maniera adatta, conveniente, per abbracciare quest'ultima, definirla e valorizzarla. E soprattutto ci augureremmo di mettere in relazione il loro discorso con le ricerche attuali sul concetto di letteratura europea.
Venerdì
9-9.30, Saluto delle autorità
9.30-10.15, Pascal Dethurens, Peut-on être un écrivain européen? Limites et aspirations du débat théorique initié par Mazzini
10.15-11, Angelo Pagliardini, Prospettive per la costruzione di una letteratura europea secondo Mazzini
Pausa caffè
11.15-12, Francis Claudon, Conscience nationale et culture européenne: l’échappatoire littéraire
12-12.45, Alexandra Vranceanu, Faut-il renoncer à son appartenance nationale et à sa langue pour accéder à un public européen? Le cas roumain (Cioran et Tsepeneag).
Pausa pranzo
15-15.45, Roberto Antonelli, Oltre la Krisis: letterature nazionali, letteratura europea, Weltliteratur. E. Auerbach e E. R. Curtius
15.45-16.30, Theo D’Haen, “To be Flemish in order to become European” – August Vermeylen and Flemish (Belgian Dutch) Literature
Pausa caffè
16.45-17.30 - Alain Vuillemin, Un Européen convaincu: Lubomir Guentchev en Bulgarie
17.30-18.15 - Helmut Meter, D’un concept de culture européenne vers une idée de littérature pour l’Europe. Paul Valéry et Eugenio Montale face à l’Europe en temps de crise
Sabato
9-9.45, Remo Ceserani, Un’idea di Europa.
9.45-10.30, Francesco Zambon, L’eresia catara in Europa (X-XIII secolo)
10.30-11.15, Hélène Lenz, Les choix d’Hélène Vacaresco
11.15-12.00, Johann Drumbl, Übersetzen als Instrument der literarischen Erkenntnis
Pausa caffè
Publiziert von: Barbara Ventarola