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12.10.2008

Ringvorlesung "Italia e Italie. Identità di un paese al plurale"

  • Ort: Universität Innsbruck - Claudiasaal
  • Beginn: 08.10.08
  • Ende: 28.01.09
  • Disziplinen: Medien-/Kulturwissenschaft
  • Sprachen: Italienisch

Titolo del corso:

Italia e "Italie": identità di un paese al plurale

 

Ciclo di conferenze (Ringvorlesung) semestre invernale 2008/2009

 

Università di Innsbruck

Organizzazione: Italien-Zentrum, in collaborazione con: Institut für Romanistik, Institut für Translationswissenschaft

 

Referenti:

Saverio Carpentieri (Institut für Translationswissenschaft)

Angelo Pagliardini (Institut für Romanistik)

 

 

Alla ricerca della/delle identità dell'Italia. Percorso geografico-economico, storico, culturale e sociale attraverso un paese la cui identità nel passato e nel presente è stata sempre fortemente riconoscibile, e in certi termini anche modellizzante per la cultura e l'intero sistema politico-economico europeo, ma anche sempre frammentata e spesso contraddittoria. Tredici conferenze di esperti (dall'8 ottobre al 21 gennaio) con una tavola rotonda finale (28 gennaio) di testimonianze e commenti con coinvolgimento degli studenti. È prevista la pubblicazione in volume dei contributi del ciclo di lezioni.

 

 

=== Programma e calendario ===

 

08.10.2008 - L’identità italiana, una via difficile alla modernità

(Ernesto Galli Della Loggia)

 

15.10.2008 - Tra due mondi

(Gabriella Kuruvilla)

 

29.10.2008 - Eredità e strategie del trasporto in Italia

(Stefano Maggi)

 

05.11.2008 - La città tra ecologia della tecnica ed ecologia dei segni

(Ugo Sasso)

 

12.11.2008 - L'emigrazione italiana.Orgoglio nazionale e prassi regionalistica

(Gian Antonio Stella)

 

19.11.2008 - Il cinema italiano e realtà regionali

(Gualtiero De Santi)

 

03.12.2008 - Il policentrismo nella storia d'Italia. Il caso Toscana

(Franco Cardini)

 

10.12.2008 - Un italiano – molti „italiani“: identità di una lingua al plurale

(Heidi Siller-Runggaldier)

 

17.12.2008 - Essere donna in Italia: Difficoltà e caratteristiche dell’emancipazione femminile dall’Unità ai giorni nostri

(Emilia Sarogni)

 

07.01.2009 - Dialogo tra genti e culture: la letteratura italiana fra Europa e Mediterraneo

(Gian Mario Anselmi)

 

14.01.2009 - Italia – Germania: Vita quotidiana come strumento di conoscenza reciproca

(Marisa Fenoglio)

 

21.01.2009 - L’Italia della televisione

(Edmondo Berselli)

 

28.01.2009 - Tavola rotonda

(Giorgio De Michelis, Ali Adel Jabbar, Filippo Radaelli, Dagmar Reichardt)

 

 

=== Profilo concettuale ===

 

Il nome dell'Italia e la relativa identità si affacciano ben presto nella storia della geografia europea, basti pensare al testo virgiliano che fotografa il momento in cui Enea giunge in vista della Penisola: humilemque videmus / Italiam (Vergilius, Eneis: III, 522-523), un'espressione che nel Medioevo verrà caricata di ulteriori valori etici e affettivi. Partendo dal Medioevo, da quell'Italia di Guelfi e Ghibellini, di mercanti e di pellegrini che si agitava al suo interno, ma che costruiva anche la sua fortuna e una fama ben radicata in tutta Europa, si vedrà come la forte caratterizzazione del concetto di "Italia" si coniuga fin dall'inizio fortemente al plurale.

 

Parte del nostro percorso sarà la definizione più o meno aperta del paradigma di questa identità e in particolare l'attualizzazione in chiave di lettura del presente e di prospettive e problematiche per il futuro. Ad esempio si vorrà affrontare anche l'aspetto linguistico-culturale, essendo stata la lingua italiana un fattore di identificazione ben presente fin dal Medioevo. Ma anche in questo campo abbiamo la forte presenza dei dialetti, tuttora attivi e significativi, e la singolarità costituita dal fatto che sia molto travagliato il percorso per arrivare ad una norma di legge che decreti per l'italiano il ruolo di lingua nazionale, o che collochi la lingua al pari della bandiera e dell'inno nazionale fra i simboli istituzionali dell'Italia. Occorrerà poi porre l'attenzione a quei momenti storici che sono stati fondanti per la creazione dello Stato unitario in Italia, il Risorgimento e poi la Resistenza, sorta di ri-fondazione dell'Italia unitaria che ha portato alla nascita dell'attuale Repubblica italiana.

 

L'aspetto geo-economico e sociale ci porta inoltre a scandagliare le modalità di differenziazione dell'economia italiana in aree diverse del Paese e a valutare il peso e lo spessore effettivo di luoghi comuni e miti vulgati, come quello del "miracolo economico". La morfologia del territorio italiano si è intersecata ad una serie di problematiche politico-sociali e culturali, dallo spessore diacronico più o meno profondo, in modo da mettere in atto una dinamica di tentativi di unificazione e composizione solidale, sempre in lotta con ostacoli che sono in parte barriere geografiche, ma rispondono anche a logiche e interessi particolaristici ben precisi. Una dialettica particolarmente evidente nel campo dello sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti.

 

Un altro punto centrale nella costituzione del tessuto connettivo culturale e sociale dell'Italia è costituito senz'altro dalla rete delle città italiane, come ha affermato anche il presidente Ciampi, nel discorso di Capodanno del 31.12.2000: «Non c'è contraddizione alcuna fra amore della propria città e regione, amor di patria, amore d'Europa. Io amo, insieme, la mia Livorno, la Toscana, l'Italia, l'Europa. Siamo il Paese delle 100 città. Nelle nostre diversità c'è tutta la grandezza dell'Italia. » (da www.quirinale.it)

 

Infine sarà da ricordare che fra le sfide mondiali del terzo millennio, un luogo rilevante occupano senz'altro i grandi flussi migratori che portano alla dislocazione e ricollocazione a livello mondiale di notevoli porzioni demografiche. Nel caso dell'Italia un aspetto interessante al riguardo è come la Penisola sia stata caratterizzata, in passato, da notevoli flussi migratori interni e da notevoli correnti di emigrazione verso Paesi più ricchi di risorse e di lavoro, dove sono andate a costituirsi delle piccole "Italie all'estero", ma anche teatro di accoglienza di comunità alloglotte che hanno mantenuto per secoli la loro forte identità differenziale.

 

Una tavola rotonda finale di esperti e testimoni dei vari punti di frontiera di questa dinamica di macro- e micro-identità sarà l'occasione per porre le domande che saranno sorte nel pubblico durante il percorso guidato dai relatori nel corso del semestre, e anche per tracciare un bilancio aperto di quanto acquisito, aprire l'orizzonte alla visione e alla percezione che si ha all'estero del cosiddetto "sistema Italia" e porre a confronto quella italiana con altre situazioni europee o più largamente "mediterranee".

 

Von:  Saverio Carpentieri

Publiziert von: Kai Nonnenmacher